
In coincidenza della Pasqua, giorno di festa in cui si celebra la risurrezione e la nuova vita, condivido con voi questo dolce con cui voglio festeggiare proprio questo, la rinascita. Rinascita di sé. In questo senso, buona Rinascita a tutti.
Chi non conosce l’importanza e il significato che ha la rosa per il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry?
"Nessuno vi ha addomesticato e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto il mio amico e ora per me è unica al mondo. Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. "Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei che ho innaffiata. Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perché è lei che ho riparato col paravento. Perché su di lei ho ucciso i bruchi (salvo due o tre per le farfalle). Perché è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa." E ritornò dalla volpe.Così è per me questa torta, la cui semplicità non deve banalizzarne il significato. La decorazione della torta per esempio, non è una mera griglia di cioccolato bianco, piuttosto una “copertura” (il ‘paravento’ per la rosa) che semi-nasconde e protegge. E quando tonerò a distanza di tempo a guardare questo dolce, sarà - per me e solo per me - unico al mondo: un omaggio alla semplicità, una torta per festeggiare il mio papà-principe, per ringraziare di cuore un’amica preziosa, un simbolico premio per me, per far festa alla voglia di ricominciare.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi". "L'essenziale è invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe, per ricordarselo. "È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante". “È il tempo che ho perduto per la mia rosa…" sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
Più che un dolce, direi una personalissima metafora di Vita.
Dedico questa torta a quattro persone speciali: a mio papà, che ha sempre saputo stupirmi da quanto sono nata senza mai perdere la voglia e la capacità di farlo.
A mia mamma, un angelo mandato dal cielo per insegnarmi valori come la pazienza, la tolleranza, la bontà, il rispetto. Sottili e grandi gesti di virtù.
A Micol, amica dell'Anima.
E a Me. Che questa torta possa essere un nuovo inizio.
… e a tutti coloro che hanno avuto o avranno la forza e il coraggio di riprendere in mano la propria vita.
